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Introduzione
“Utilizzo del biochar come ammendante del suolo nelle fasi post-trapianto degli alberi: quali sono le conseguenze per la fisiologia dell’albero, della qualità del suolo e del sequestro del carbonio?” e’ il titolo dello studio condotto dai ricercatori dell’Universita’ degli Studi di Pisa. Questo studio pubblicato su Science of the Total Environment dimostra come l’utilizzo di Biochar apporti numerosi benefici sia dal punto di vista qualitativo della pianta che sul lato della sostenibilita’.
Biochar Biodea
Il Biochar e’ un ammendante in grado di migliorare la struttura chimica, fisica e microbiologica del suolo e grazie alla sua elevata superficie specifica, simile all’argilla, favorisce l’assorbimento e lo scambio ionico degli elementi nutritivi.
Il Biochar Biodea:
Favorisce l’areazione, il drenaggio e la resistenza al compattamento;
Fornisce un ambiente ottimale per la proliferazione delle comunità di microrganismi, rivitalizzando e incrementando la trasformazione in humus dei residui organici;
Riduce l’azione degli inquinanti grazie alla sua elevata capacità adsorbente e filtrante.
Aumenta la capacità di scambio ionico tra il suolo e le radici, incrementando la disponibilità e l’assimilazione degli elementi nutritivi
Incrementa di oltre il 35% il contenuto di acqua disponibile (AWC) riducendo i fabbisogni irrigui e gli stress idrici.
Oggetto dello Studio
Il lavoro condotto dai ricercatori dell’Universita degli Studi di Pisa – Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali – si e’ basato su un esperimento in due fasi in cui lo studio mirava a saggiare le risposte fisiologiche del tiglio (Tilia × europaea L.), una specie arborea urbana comunemente usata, ammendata in vaso con l’1,5 % in peso (140 g circa per pianta) di biochar (B) e, in secondo luogo, per valutare la capacità degli alberi coltivati con il biochar nel tollerare un periodo di stress idrico della durata di una decina di giorni nel mese di Luglio.
Risultati dello Studio
La ricerca ha dimostrato come l’utilizzo del Biochar Biodea abbia portato a un incremento della biomassa totale delle piante e delle dimensioni del diametro del fusto con un incremento della disponibilita’ di Fosforo (P) e Potassio (K). Questa doppia disponibilita’ ha ridotto, nelle piante trattate, la perdita di funzionalità fontosintetica (in sostanza, fotosintetizzavano di più rispetto alle non trattate). Inoltree, il biochar BioDea ha incrementato il sequestro del Carbonio (C) all’interno del sistema suolo/pianta. Dalla comparazione dei due trattamenti (controllo e biochar), è stato visto che l’incremento della biomassa delle piante derivata dal biochar, ha aumentato del 22% la CO2 equivalente fissata nei tessuti vegetali rispetto al controllo, di cui solo il biochar ha garantito, tramite la sua composizione (62 % in C organico), circa 259 g di CO2 equivalenti.
Per quanto riguarda invece la prova di stress idrico, il Biochar Biodea ha incrementato e mantenuto la qualità del suolo e garantito un migliore habitat per i microrganismi e le attività enzimatiche del suolo con un migliore indice di qualità del terreno. Inoltre, si e’ verificata una modifica positiva dei rapporti aria/acqua del suolo, permettendo alle piante oggetto di stress idrico di fotosintetizzare di più rispetto alle piante controllo. Questo dovuto non solo alla presenza di un maggiore quantitativo di acqua presente nel sistema suolo/pianta ma anche dalla presenza degli ioni K presenti nelle foglie che sono cruciali per il fotosistema.
Per concludere, risulta evidente dallo studio come il Biochar sia in grado di migliore sia il sequestro della CO2 e le proprietà del suolo sia le risposte fisiologiche delle piante ai vincoli ambientali. Da cio’ deriva che l’uso del biochar nella piantumazione degli alberi, soprattutto in un ambiente urbano, sia una strategia fattibile e ambientalmente sostenibile per migliorare il successo durante la fase di insediamento dell’albero.
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